mercoledì 25 giugno 2014

Immunità: con questo Senato discussione ridicola

L'intervista di Radio Popolare a Lorenza Carlassare

25 giugno 2014 - 1 Commento »

Lorenza CarlassareL’intervista di Radio Popolare a Lorenza CarlassareCome andrebbe risolta la questione dell’immunità di cui tanto si parla in queste ore?
Se non fosse tragico sarebbe ridicolo. Ieri ho sentito che la ministra Boschi diceva di voler trovare una mediazione. La mediazione si ha tra persone che vogliono cose diverse. Sull’immunità nessuno la voleva. Tra chi mediano? Nessuna l’aveva messa, nessuno l’aveva pensata, che allora la eliminino, che mediazione è?

Una serata di bella politica

25 giugno 2014 - 

Maria Paola Patuelli
ravenna


Detto così, si potrebbe pensare che parliamo di un altro pianeta.
Invece lunedì sera 23 giugno eravamo a Ravenna. Una serata calda, nel pieno di Ravenna Festival.
Il pubblico era folto, più di cento persone. Attenzione e intensa partecipazione, tre ore di ascolto e di dialogo. Al quesito che avevamo posto al centro della serata “riforme costituzionali e qualità della democrazia”, i relatori hanno dato molto, in apertura e nelle risposte ai numerosi interventi del pubblico.

martedì 24 giugno 2014

Dal discorso che Piero Calamandrei pronunciò nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria il 26 gennaio 1955


.... La costituzione, vedete,  è  l’affermazione  scritta  in questi articoli, che dal punto di vista letterario non sono belli,  ma  è  l’affermazione solenne della solidarietà sociale,  della solidarietà umana,della sorte comune, che se va   a   fondo, va a fondo per tutti questo bastimento. E’  la carta della propria libertà, la carta per ciascuno di noi    della propria dignità di uomo. Io mi ricordo le prime elezioni dopo la caduta del fascismo, il 2 giugno 1946,  questo popolo che da venticinque anni non aveva goduto le libertà civili e  politiche, la prima volta che andò a votare dopo un periodo di orrori il caos, la guerra civile, le lotte le guerre, gli  incendi.  Ricordo  - io ero a Firenze, lo stesso è capitato qui- queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata  e lieta perché avevano la sensazione di avere ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi  del proprio Paese, del nostro Paese, della nostra Patria, della nostra terra, disporre di noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro Paese.

domenica 22 giugno 2014

Immunità ai senatori, Pd si spacca. Zampa: “Sconvolgente. Alla Camera non passerà”


Immunità ai senatori, Pd si spacca. Zampa: “Sconvolgente. Alla Camera non passerà”di  | 21 giugno 2014Commenti
Prevista dalla Costituzione, esclusa nel testo della riforma voluta da Matteo Renzi, l'immunità per i senatori torna in gioco grazie ad un emendamento presentato da Finocchiaro e Calderoli. Una novità che agita le acque in casa dem: "Sono esterrefatta - spiega la vice-presidente del Pd al FattoQuotidiano.it - i relatori ci hanno provato: è un tentativo per mantenere in vita un privilegio del passato". Critico anche Giuseppe Civati

22 giugno 1947. Una strage per eliminare i comunisti

Stern pranza dai Giuliano 8 maggio 1947
Stern pranza dai Giuliano 8 maggio 1947 (Archivio Casarrubea)
I- Estratti dalla sentenza di Appello per la strage di Portella della Ginestra e per le stragi del successivo 22 giugno – Roma, 1956
Riferimenti a Pasquale ‘Pino’ Sciortino, il cognato di Giuliano

venerdì 20 giugno 2014

Un po’ meno sindaci nel nuovo senato


Il manifesto
19 giugno 2014 - 1 Commento »
Andrea Fabozzi
Berlusconi-renziE’ sem­pre Renzi-Berlusconi. Le riforme costi­tu­zio­nali restano un appun­ta­mento per due, un appun­ta­mento ancora rin­viato ma intui­bile sullo sfondo. Nel frat­tempo si incon­trano i secondi, il capo­gruppo dei sena­tori for­zi­sti Romani e la mini­stra Boschi che però girano sem­pre attorno alla moda­lità di ele­zione del nuovo senato. L’ex Cava­liere accetta ormai da tempo l’elezione indi­retta, ma punta ancora a ridurre il peso dei sin­daci che con­si­dera tutti o quasi tutti di sini­stra (gli ultimi rove­sci alle ammi­ni­stra­tive l’hanno raf­for­zato nell’idea). Ieri in con­fe­renza stampa ha fatto il nome del «man­dante» di Renzi, l’Anci (l’associazione nazio­nale dei comuni) di cui uno dei regi­sti dell’operazione-senato, il sot­to­se­gre­ta­rio Del­rio, è stato pre­si­dente prima di pas­sare la mano a un altro fol­go­rato da Renzi, Fassino.

mercoledì 11 giugno 2014

Riforme e rischi per la democrazia


11 giugno 2014 - 1 Commento »






costituzioneChi ancora sostiene che la nostra Costituzione debba essere radicalmente rivista perché la sua vetustà impedisce un’efficace e tempestiva azione di governo, mente, o per ignoranza (il più delle volte), o per malafede. La vita politica del paese, infatti, si svolge con modalità ormai completamente estranee al dettato Costituzionale. Quei “professoroni”, che hanno meritato il dileggio del Presidente del Consiglio, direbbero che la Costituzione materiale si è talmente discostata dalla Costituzione formale da averne tradito la sostanza.

Senato: se questo è il clima, fermatevi


Mi associo a questo comunicato stampa di LeG.
Comunicato Stampa
11 giugno 2014 - 1 Commento »
La presidenza di Libertà e Giustizia


Aula SenatoLa sostituzione di Mario Mauro nella commissione Affari Costituzionali del Senato e l’ipotesi già ventilata che identica soluzione si prepari per il senatore Mineo, rappresentano una nuova gravissima umiliazione del Parlamento.
L’iter della “riforma” prosegue in un clima di intimidazione dei senatori e di nessuna trasparenza. Una situazione resa ancora più torbida dalle ipotesi di intrecci e trattative che riguardano altri futuri appuntamenti istituzionali. In queste ore arriva anche la conferma di un nuovo incontro al Nazareno tra Renzi e Berlusconi.
In questo clima è allora facile capire quale sia la ratio di chi vuole eliminare il Senato.
Rivolgiamo un appello alla dignità dei parlamentari affinchè si fermino e si rifiutino di votare in questo clima la riforma della Costituzione.

venerdì 6 giugno 2014

Preentazione del Libro "Uscire Dal Passato Per Entrare Nel Futuro" Palermo 5.6.2014


Il futuro giusto che sognavamo

Repubblica Firenze
5 giugno 2014




Donne-firenze“E COME potevamo noi cantare/ con il piede straniero sopra il cuore/ fra i morti abbandonati nelle piazze/ sull’erba dura di ghiaccio, al lamento/ d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero/ della madre che andava incontro al figlio/ crocifisso sul palo del telegrafo?/ Alle fronde dei salici, per voto, /anche le nostre cetre erano appese,/ oscillavano lievi al triste vento”.
Quando nel 1959 fu dato a Salvatore Quasimodo il Nobel per la letteratura mio padre mi raccontò di quelle prime poesie che lui gli aveva pubblicato sulla rivista “Solaria” nel 1930. «Me le porse alla stazione, mentre il treno su cui viaggiava era già ripartito… quasi me le gettò, timido e imbarazzato». Accadeva anche questo nella Firenze di quegli anni, giovani poeti e scrittori, uniti dall’amore per la cultura e per un’Italia libera dall’oppressione: versi che volavano fra una mano e l’altra, segno di una speranza coltivata in fondo al cuore, speranza di libertà. “Alle fronde dei salici” è forse (o senza forse?) la più straordinaria poesia sulla ferocia della guerra: è il massimo del dolore che si possa esprimere con dei versi. La famiglia dei contadini dai quali andavamo nell’inverno e nella primavera del ‘44 con Flavia e Piero Colacicchi a prendere ricotta e mele fu sterminata a Podernovo il 25 agosto. In tutto furono 25 le vittime.