martedì 17 dicembre 2013

Siamo un Paese razzista!

 17 dicembre 2013 alle ore 10.00 

https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/siamo-un-paese-razzista/10150332855624971

 Stamani, mentre mi guardavo allo specchio mi si è come illuminata la mente: si, avete capito bene, ho capito che il nostro Paese è un Paese razzista nel profondo e lo è soprattutto nei confronti delle donne. Di tutte le donne, quelle intelligenti, quelle pensanti e quelle che non sono nè l'uno, nè l'altro.Vi chiederete come mai l'ho capito solo ora ed avete ragione. Vi devo confessare che questa mia idea non è nata oggi, viene da lontano, l'esperienza vissuta mi ha fatto capire da tempo la gravità di questo.Quel che è nuovo è che ho capito, finalmente, che i più razzisti sono i cari compagni, vecchi e nuovi, tranne le poche eccezione, perchè ci sono, per fortuna.

E si ve lo devo confessare, sono davvero molto delusa di molti cari compagni e lo sono perchè vedo la loro indifferenza di fronte a quanto Io ho avuto il coraggio di denunciare. Non una sola parola, da parte di quasi tutti, di solidarietà per il coraggio e la determinazione nel denunciare fatti gravi, che, come tutti possiamo immaginare, hanno messo in ginocchio un intero Paese.
Ebbene, se questi fatti li denuncia una donna non fanno notizia. Si ignorano semplicemente. Gli ignorano i compagni, li ignora la stampa, li ignorano le donne. Quel che è più triste è vedere che tutti però ogni santo giorno sono messi lì a suonare la grancassa   quando a denunciare è un giornalista conosciuto, noto alle cronache o qualche politicante. Non sia mai che ci si prende la briga di andare a vedere cosa dice una voce fuori dal coro.
Le voci fuori dal coro, donne, semmai attirano la nostra attenzione quando scrivono una parola sbagliata, un pensiero sgrammaticato, un romanzo non proprio accattivante. Le critiche sono spietate nei loro confronti. E certo, sono donne, bisogna massacrarle.
La cosa più sorprendente è vedere tutti pronti al cambiamento, tutti a pontificare sul chi o come, tutti a parlare del finanziamento ai partiti o degli stipendi ai politici, tutti a dare addosso a tutti, come se il problema fosse quello, invece che le cause che lo hanno prodotto.
 Siamo un Paese confuso e razzista  nei confronti della parte migliore della società, con le donne, con gli omosessuali, perché se così non fosse nessuno avrebbe mai pensato di mettere di lato la parte migliore della società per lasciare spazio ai quaraquaquà di turno. Siamo razzisti perché non accettiamo che una donna possa essere coraggiosa e dire cose scomode per tutti. Per questo credo che per questo Paese non c'è speranza.
Il silenzio degli amici, di quelli che dovrebbero rimanere al tuo fianco, è la cosa più evidente di questo degrado che non ci fa sperare niente di buono.
Nella Toscamo

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