sabato 15 giugno 2013

Appello a Deputati e Senatori: Non toccate l'art. 138!!!!


 da Nella Toscano (Note) Sabato 15 giugno 2013 alle ore 17.46 
Associazione Treno Delle Donne in Difesa della Costituzione.
Il governo, per accelerare l'iter parlamentare  delle riforme Costituzionali, ha avuto  l'idea assai discutibile e pericolosa di  cambiare l’articolo 138 della Costituzione.
Per  farlo non esitano quindi a modificare il regolamento del Senato di modo che, accelerando i tempi,   possono  chiudere tutto quando gli italiani saranno in vacanza.
Come tutti sappiamo, le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5 ], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
Il procedimento di revisione della Costituzione è sancito dall’art.138 della Carta che ne  prevede i tempi e le maggioranze  al fine di tutelare il cambiamento dell’assetto costituzionale, che i nostri padri e nelle nostre madri Costituenti hanno voluto fortemente per evitare che la nostra Costituzione potesse essere cambiata con facilità.
Una tutela assolutamente necessaria , perché le riforme incidono sia sul funzionamento del Nostro Stato di Diritto che sulla nostra forma Stato.
Pensare di stravolgere l'iter Parlamentare e sottraendo, quindi, ai cittadini ad oggi all'oscuro di tutto, la possibilità di poter  manifestare la propria opinione in merito, è un atto gravissimo di protervia da parte di questo governo, ancora più grave se si pensa che sta avvenendo in questo momento di grave crisi economica.
Il Treno delle Donne in difesa della Costituzione, ritenendo grave che in questo cruciale momento per la vita economica e sociale del Paese, si possa  anche solo pensare a modificare la nostra Costituzione ed a forzare illegittimamente l'art. 138 per accelerarne i tempi , si appella a tutte le forze fuori e dentro il Parlamento affinché non sia fatto scempio della nostra Carta Costituzionale.
La Costituzione è in pericolo e noi vogliamo prepararci a difenderla insieme alle Associazioni ed a tutti quei movimenti che avvertono l'urgenza di impedire che un simile scempio si consumi!
Riteniamo pertanto necessario che ognuno di noi faccia la propria parte informando i cittadini e le cittadine  e nel contempo di manifestare il nostro totale dissenso inviando a tutti i membri  del Senato  della Repubblica ( le mail sono nome.cognome@senato.it) il seguente testo:
"l'art. 138, posto a garanzia dai nostri padri Costituenti non va modificato e men che meno  con legge ordinaria e comunque non può avvenire in tempi ristrettissimi e a ridosso delle ferie estive per le evidenti difficoltà ad informare i cittadini e le cittadine di questo Paese.
Per questo Le chiedo:
1) di respingere in aula la richiesta di applicare la procedura d’urgenza prevista dall’articolo 77 del Regolamento del Senato che dimezza i tempi di discussione in Commissione;
2) di sollevare in Commissione Affari Costituzionali sia la questione pregiudiziale di costituzionalità che le questioni sospensive diversamente motivate;
3) di far precedere la discussione generale da audizioni sia del Presidente del Consiglio che dei Ministri competenti;
4) di far precedere la discussione generale da audizioni di esperti. di costituzionalisti, di associazioni di cittadini che si occupano della materia;
5) di richiedere che i lavori della Commissione Affari Costituzionali siano in seduta pubblica e trasmessi in diretta web.
firma…………………”
 Il Treno delle Donne in difesa della Costituzione continua la propria battaglia al solo scopo di salvaguardala da tentativi di stravolgimento che possono condurre ad un nuovo assetto della Repubblica che niente a che vedere con uno Stato moderno e Democratico!
                                       

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