lunedì 1 ottobre 2012

Report del convegno “Riforme Costituzionali? Parliamone insieme!”

 Report del convegno “Riforme Costituzionali? Parliamone insieme!”
Palermo 20.9.2012 – Villa Niscemi, sala delle Carrozze -
Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano.
Il 20 settembre si è svolto a Palermo, Villa Niscemi, sala delle Carrozze il convegno organizzato dal Treno delle Donne in Difesa della Costituzione, in occasione del quale   l’illustre  Sig. Presidente Della Repubblica ha conferito la medaglia di rappresentanza  al progetto "La Costituzione Ritrovata"  .
Siamo orgogliose di un così prestigioso conferimento e per questo lo abbiamo ringraziato.  
 Il convegno è stato molto partecipato ed il dibattito, di alto profilo culturale, è stato molto apprezzato ed applaudito.
Al convegno erano presenti rappresentanti dell'ANPI: per la provincia di Palermo Angelo Ficarra, per l'ANPI nazionale  Maria Letizia  Colaianni, mentre Giuseppina Vacca ha portato il saluto del responsabile regionale  Ottavio Terranova.
Alla manifestazione hanno aderito diverse associazioni, tra cui alcune femmnili e la UIL Sicilia. Messaggi di condivisione e di apprezzamento sono pervenuti anche dall'estero ed altresì  dal Sindaco Orlando un apprezzamento per il nostro impegno.
Siamo pertanto molto soddisfatte sia per la partecipazione, che per la qualità degli interventi.
Grazie a tutti i relatori ed a Elvira Grilli, Vice Presidente dell'associane, che ha  dato un contributo fondamentale per la buona riuscita della manifestazione  ed agli intervenuti che, con i loro interventi di alto profilo culturale,  hanno  altresì contribuito al suo successo.
Gli interventi dei relatori si sono articolati nel seguente modo:
P     La Dott.essa Elvira Grilli ha aperto il dibattito denunciando il ritardo degli Italiani, rispetto ad una Costituzione molto più avanzata.
Di chi è la colpa di questo ritardo? Degli Italiani o di chi ha dimenticato di insegnar loro la Costituzione e la sua fondamentale importanza?
E’ dovere di ogni cittadino battersi per difendere questo strumento importantissimo, l’unico che abbiamo per fare valere i nostri diritti ed anche i nostri doveri!
La Dott.ssa Grilli ha poi formulato una serie di domande  che nascono da queste considerazioni: cosa significa modificarla e quali rischi questo comporta? Non sarebbe più ovvio e giusto consultare su questo direttamente i cittadini, che in una democrazia sono i veri attori, o queste modifiche passeranno come sempre sulla loro testa, anche se si sta discutendo del loro futuro? E cosa possono fare gli stessi cittadini per rivendicare la loro partecipazione, il loro buon diritto di partecipare a questo dibattito?
Sono questi i temi  oggetto  del confronto organizzato dall’Associazione Treno delle donne per la Costituzione, proprio per contribuire a creare in Italia una civile discussione e anche – diciamolo – per sottolineare il buon diritto delle donne a parteciparvi con un ruolo di primo piano.

P             L’Arch. Sebastiana Toscano, presidente dell’Associazione, ha preliminarmente illustrato    brevemente   com’è nata l’idea del Treno Delle Donne per la Costituzione, ha riferito della manifestazione del 24.9.2012   e dell’incontro al Quirinale, avvenuto  in occasione della stessa manifestazione, nel corso del quale è nata l’idea del progetto “La Costituzione Ritrovata”  a cui il Presidente della Repubblica Giorno Napolitano ha    dato una propria medaglia di rappresentanza.
 Un messaggio di ringraziamento è stato rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per questo alto riconoscimento, di cui  le donne del Treno sono orgogliose e per la sua dimostrata sensibilità verso le donne impegnate nella difesa della Costituzione.
Preoccupazione è stata espressa nei confronti  della  riforma Costituzionale in discussione in Parlamento, sia per il contenuto, che per le modalità con cui  procede l’iter  Parlamentare, senza che i cittadini ne siano stati informati e senza  che sia stato aperto un dibattito nel Paese.
Ed infine, l’arch. Toscano ha illustrato il progetto “La Costituzione Ritrovata”, ricevendo apprezzamento dagli intervenuti.

P             La Prof.ssa Esmeralda Bucalo ha poi spiegato ed illustrato in maniera chiara quali sono le riforme Costituzionali in discussione in Parlamento, mettendo in evidenza quali rischi comporta per la Democrazia nel nostro Paese una eventuale approvazione delle stesse.
In riferimento al procedimento legislativo ha  evidenziato le criticità  che la modifica pone e dei problemi notevoli sia per quanto concerne i Regolamenti parlamentari che dovrebbero essere modificati e adeguati fra loro, quanto a tempistica dei procedimenti legislativi, numero delle commissioni, loro competenze e composizione, nonché alle commissioni bicamerali che lo stesso disegno di legge costituzionale prevede possano esaminare certi tipi di leggi.
In quanto al governo: Il disegno ha delle notevoli criticità: in primo luogo, è necessario modificare la legge elettorale del Parlamento, nonché istituire quella per l’elezione presidenziale, le quali dovrebbero svolgersi insieme o comunque a breve distanza (come in Francia) per garantire che il Governo ed il Presidente ed il Parlamento siano dello stesso colore politico e garantiscano maggiori probabilità di fine della legislatura.
In secondo luogo non è previsto nulla relativamente alla responsabilità presidenziale, che resta conformata come l’attuale art. 90 Cost. che però è configurato su un Presidente della Repubblica organo non governante.
Terzo non è molto chiaro il ruolo presidenziale all’interno del Governo da lui presieduto (il testo non si esprime), ed il modello francese sembra solo malamente imitato (in Francia, le competenze presidenziali e del primo ministro all’interno del Governo sono molto ben delineate e definite e consentono ad entrambi gli organi di Governare sia se espressione dello stesso colore politico che non, evitando pericolosissimi stalli nel potere decisionale, che invece nel disegno di legge costituzionale italiano non sembrano potersi superare)
Infine ha evidenziato la necessità che le riforme Costituzionali devono essere sottoposte a referendum, perché  sulle stesse i cittadini devono avere la possibilità di potersi esprimere.

P               Il Prof. Vincenzo Provenzano ha  affrontato e riferito sull’inserimento del pareggio di Bilancio in Costituzione e sui rischi che esso comporta sia per l’economia che per lo stato sociale.
Tale scelta  privilegia la finanza  piuttosto che i diritti dei cittadini, disattendendo quindi il dettato Costituzionale  e mette quindi a rischio lo stato sociale con  conseguenze gravi per il Paese, per l’economia  e per la democratica.

P           Il Dott. Domenico De Simone  ha parlato del lavoro richiamando l’art.3 della Costituzione nella parte che recita :è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti  i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La nostra Costituzione mette quindi al primo posto   lo sviluppo e la dignità della persona umana e non il mercato.
"La Costituzione si fonda sul diritto al lavoro. Come tutelare questo diritto e conciliarlo con la scomparsa del lavoro nella società contemporanea? La precarietà è divenuta la regola nella nostra società e il salario è spesso del tutto insufficiente a garantire il diritto ad una retribuzione "in ogni caso sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa."
È possibile creare un sistema nel quale questo principio è rispettato rispettando sia la dignità dei cittadini sia gli interessi delle imprese a svolgere attività economicamente remunerative senza generare i conflitti che esplodono numerosi soprattutto in periodi di crisi.
L'idea è quella di introdurre il Reddito di Cittadinanza Universale per attuare un principio di solidarietà sociale generale e non soggetto al potere. 
La regolazione del potere finanziario nella carta Costituzionale. Necessita di una riforma che tenga conto della esistenza e del peso di questo potere nella società civile."
Il Dott. De Simone ha illustrato poi le cause che hanno prodotto debito pubblico di proporzioni enormi, puntando il dito sugli interessi e sulla creazione del denaro che a sua volta produce debito e quindi sulla necessità di cambiare radicalmente questo meccanismo.
Avere inserito il debito fuori bilancio in Costituzione è stato un errore, perché questo avrà delle conseguenze  enormi sul piano sociale. La solidarietà umana  deve sostituire questo sistema finanziario che sta  strozzando il nostro Paese e  l’Europa.

P     L’Avv. Salvatore Raiti nel suo intervento ha posto l’accento sull’urgenza di    un’Europa  Costituzionale  con effettivi poteri sovra nazionali.
In questo contesto in Italia abbiamo bisogno di raggiungere un primo  e imprescindibile obiettivo, avere uno Stato moderno adeguato alle sfide del III Millennio, che sia più forte  e meno invadente per rinnovare e rendere appropriata la nostra  democrazia.
Oggi in Parlamento vi sono  500 proposte di riforme Costituzionali anche della prima parte della Costituzione .
L’Avv. Raiti sostiene che c’è la necessità oggettiva  d’intervento, lo dimostra il contesto storico con le problematiche  ad esso connesse  e gli innumerevoli tentativi di intervento, nonché le centinaia disegni di legge di  origine governativa e Parlamentare.
Come fare per uscirne bene?
L’ avv. Raiti propone quindi un’Assemblea Costituente eletta con metodo proporzionale con 1 anno di tempo.
Le regole  si fanno insieme:
non si tocca la prima parte dei Principi Costituzionali, a suo parere serve invece ed è indispensabile una semplificazione dell’architettura istituzionale,  sono maturi i tempi per la riduzione del numero dei parlamentari e di una sola camera, istituendo il Senato delle Regioni, riducendo le province e prevedendo il potere di sfiducia dei ministri.
E’ una sfida difficile, afferma l’Avv. Raiti, ma abbiamo il dovere di farcela, partendo dai principi della Nostra Splendida Costituzione ed innovando i meccanismi, dobbiamo rinsaldare la nostra società e riscoprire una missione comune ed il piacere e l’orgoglio di batterci per vincere la sfida.

P     Giuseppina Vacca ha portato il saluto dell’ANPI e nel suo intervento breve e appassionato ha ribadito  il necessario dovere della memoria per preservare il futuro .
Ha richiamato il contributo che le donne hanno dato sia nella Costituente, sia nella lotta partigiana.
Ha ricordato i tanti partigiani che per la conquista della libertà hanno sacrificato senza esitazione  la loro vita.
Solo tenendo viva la loro memoria possiamo  sperare di preservare la nostra Costituzione e la nostra democrazia dai continui attacchi che ogni giorno subisce  da una classe politica non adeguata e spessissimo incompetente.
Il “Treno delle Donne in Difesa Della Costituzione” pone quindi nelle Mani del Presidente della Repubblica il futuro del Paese per la cui vita politica, sociale, economica e culturale  non si fermerà in alcuna “stazione”, ma continuerà a viaggiare nel cuore e nella memoria storica del Paese che nessun Governo è autorizzato “ope legis” a stravolgere a fini “altri”che non siano pienamente in ossequio alla Costituzione Repubblicana Italiana.
La presidente Dell’Associazione TDC
Arch. Sebastiana Toscano

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