https://www.facebook.com/notes/nella-toscano/a-proposito-di-quote-rosa/446368434970
Un'amica della rete delle reti mi ha chiesto di aderire alla loro proposta per chiedere ai partiti il rispetto delle quote 50% nelle liste elettorali.Evidentemente non ha mai avuto modo di leggere tutto quello che scrivo, sia sul mio blog, che su fb e magari non conosce il mio percorso politico. Mi sembra opportuno quindi chiarire quale è la mia posizione in merito a ciò.
Da tempo mi sono allontanata dai partiti verso cui non nutro più nessuna fiducia e conseguentemente a loro non mi rivolgerò per chiedere niente. So già che tutto sarebbe inutile:conoscono buona parte dei loro rappresentanti di quella che impropriamente continuaiamo a chiamare sinistra e quindi mi pare del tutto inutile insistere.
Per quanto riguarda la questione delle quote voglio ribadire: da tempo ho abbandonato questa idea , perchè non ci credo e non condivido e perchè, soprattutto in questo momento, penso non sia questo il problema. Per me il problema vero è trovare uomini e donne all'altezza delle terribili sfide che abbiamo davanti e, certamente, non mi impicco se in lista ci saranno più uomini o se viceversa ci saranno più donne. Per me il problema più grosso è quello di trovare persone che abbiano competenze, capacità e passione. Sono sicura che ci sono molte donne con queste caratteristiche ed altresì della necessità di una adeguata e paritaria rappresentanza delle donne. Il preblema però e che le donne, buona parte di esse non vogliono impegnarsi abbastanza per emergere e soprattutto stentano ad essere solidali tra loro. Io penso che per risolvere questo problema la prima cosa da fare è impegnarsi e lavorare sodo e smetterla di una volta per tutte di fermarci alle rivendicazioni di genere, perchè così non si va da nessuna parte. E' arrivato il tempo per le donne di liberarsi di questo e di fare un salto di qualità per porsi al pari degli uomini nella vita politica del Paese. Noi con il treno delle donne in difesa della Costituzione ci stiamo provando, abbiamo già un progetto, abbiamo già lanciato sfide come quella di SDebitiamoci e già i riconoscimenti da parte di personalità di rilievo, del mondo della cultura, dell'economia, del giornalismo e della magistratura ci stanno arrivando. Questo non può che confermare la giustezza del percorso intrapreso.
Non si può continuare a pensare e ad agire come nei primi anni 70. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passatata tanta ed ora è necessario un cambiamento a 360°. E' ormai arrivato il tempo di mettere in atto quella necessaria rivoluzione che noi della "Rete delle Donne Sciliane x la Rivoluazione Gentile" abbiamo lanciato da molto tempo con Il Treno delle Donne in Didesa della Costituzione. Chi ci crede può unirsi a noi e se saremo in tante potremo davvero cominciare a sperare di cambiare l'Italia!
Un abbraccio
Nella
Un'amica della rete delle reti mi ha chiesto di aderire alla loro proposta per chiedere ai partiti il rispetto delle quote 50% nelle liste elettorali.Evidentemente non ha mai avuto modo di leggere tutto quello che scrivo, sia sul mio blog, che su fb e magari non conosce il mio percorso politico. Mi sembra opportuno quindi chiarire quale è la mia posizione in merito a ciò.
Da tempo mi sono allontanata dai partiti verso cui non nutro più nessuna fiducia e conseguentemente a loro non mi rivolgerò per chiedere niente. So già che tutto sarebbe inutile:conoscono buona parte dei loro rappresentanti di quella che impropriamente continuaiamo a chiamare sinistra e quindi mi pare del tutto inutile insistere.
Per quanto riguarda la questione delle quote voglio ribadire: da tempo ho abbandonato questa idea , perchè non ci credo e non condivido e perchè, soprattutto in questo momento, penso non sia questo il problema. Per me il problema vero è trovare uomini e donne all'altezza delle terribili sfide che abbiamo davanti e, certamente, non mi impicco se in lista ci saranno più uomini o se viceversa ci saranno più donne. Per me il problema più grosso è quello di trovare persone che abbiano competenze, capacità e passione. Sono sicura che ci sono molte donne con queste caratteristiche ed altresì della necessità di una adeguata e paritaria rappresentanza delle donne. Il preblema però e che le donne, buona parte di esse non vogliono impegnarsi abbastanza per emergere e soprattutto stentano ad essere solidali tra loro. Io penso che per risolvere questo problema la prima cosa da fare è impegnarsi e lavorare sodo e smetterla di una volta per tutte di fermarci alle rivendicazioni di genere, perchè così non si va da nessuna parte. E' arrivato il tempo per le donne di liberarsi di questo e di fare un salto di qualità per porsi al pari degli uomini nella vita politica del Paese. Noi con il treno delle donne in difesa della Costituzione ci stiamo provando, abbiamo già un progetto, abbiamo già lanciato sfide come quella di SDebitiamoci e già i riconoscimenti da parte di personalità di rilievo, del mondo della cultura, dell'economia, del giornalismo e della magistratura ci stanno arrivando. Questo non può che confermare la giustezza del percorso intrapreso.
Non si può continuare a pensare e ad agire come nei primi anni 70. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passatata tanta ed ora è necessario un cambiamento a 360°. E' ormai arrivato il tempo di mettere in atto quella necessaria rivoluzione che noi della "Rete delle Donne Sciliane x la Rivoluazione Gentile" abbiamo lanciato da molto tempo con Il Treno delle Donne in Didesa della Costituzione. Chi ci crede può unirsi a noi e se saremo in tante potremo davvero cominciare a sperare di cambiare l'Italia!
Un abbraccio
Nella
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