Ancora una volta il Parlamento Italiano ha dato il peggio di sè, non solo per avere negato l'arresto di Cosentino, ma anche e soprattutto per il vergognoso voltafaccia della lega all'ultimo minuto, per il voto dei radicali e, soprattutto per l'abbraccio di molti parlamentari al diretto interessato.
Abbracci osceni ed inequivocabili che si sono consumati nell'aula parlamentare e che mandano messaggi rassicuranti a quella criminalità di cui Cosentino è accusato di fare parte dai PM, in quanto referente politico dei Casalesi.
Resta l'amarezza per come sono ridotte le nostre sedi Istituzionali, oramai divenute luogo non di dibattito politico per risolvere i pproblemi gravissimi del Paese, ma di scambi, di giuochi di potere che nulla hanno a che fare con l'interesse generale.
Solo così si può spiegare il cambio di rotta di Bossi, che fino al giorno prima ha dichiarato di voler votare per l'arresto ed oggi, al momento del voto in Parlamento, ha lasciato libertà di coscienza.
E già perchè quando non sanno più che pesci prendere lasciano libertà di coscienza, impongono il voto segreto ed il gioco è fatto!
Davvero non se ne può più di questi uomini politici (si fa per dire)!
Ppurtroppo il vero grande problema rimane questa legge elettorale di cui sarà molto difficile poterci liberare.
E' di oggi l'altra brutta notizia dell'innammissibilità dei referundum abrogativi della stessa, così come deciso dalla Corte Costituzionale e come diversi Costituzionalisti avevano previsto per la verità.
Come molti di loro hanno sostenuto, era del tutto evidente che l'abrogazione dell'attuale legge elettorale non avrebbe automaticamente consentito il ritorno alla precedente e di conseguenza, determinando un vuoto normativo, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni in caso di elezioni anticipate.
Sarebbe stato auspicabile pertanto che da parte di chi ha promosso questo referendum ci fosse stata più attenzione nel verificare prima la percorribilità costituzionale dello stesso ed eventualmente porre quesiti che non lasciassero il vuoto normativo che invece nella proposta referendaria c'è .
In questo senso penso che è davvero sbagliato prendersela con la Corte Costituzionale e con il Presidente della Repubblica e lo è ancora di più screditare sia la Corte che il Presidente della Repubblica in quanto ultimi presidi di difesa della nostra Carta.
Anche il Governo Monti con l'annunciata irrilevanza del referendum sulla privatizzazzione dell'acqua desta preoccupazione. Non volere tener conto dell'esito referendario è un grave atto di illegalità Costituzionale, come ha dichiarato Stefano Rodotà a 8 e mezzo, che non possiamo far passare sotto silenzio!!!
Abbracci osceni ed inequivocabili che si sono consumati nell'aula parlamentare e che mandano messaggi rassicuranti a quella criminalità di cui Cosentino è accusato di fare parte dai PM, in quanto referente politico dei Casalesi.
Resta l'amarezza per come sono ridotte le nostre sedi Istituzionali, oramai divenute luogo non di dibattito politico per risolvere i pproblemi gravissimi del Paese, ma di scambi, di giuochi di potere che nulla hanno a che fare con l'interesse generale.
Solo così si può spiegare il cambio di rotta di Bossi, che fino al giorno prima ha dichiarato di voler votare per l'arresto ed oggi, al momento del voto in Parlamento, ha lasciato libertà di coscienza.
E già perchè quando non sanno più che pesci prendere lasciano libertà di coscienza, impongono il voto segreto ed il gioco è fatto!
Davvero non se ne può più di questi uomini politici (si fa per dire)!
Ppurtroppo il vero grande problema rimane questa legge elettorale di cui sarà molto difficile poterci liberare.
E' di oggi l'altra brutta notizia dell'innammissibilità dei referundum abrogativi della stessa, così come deciso dalla Corte Costituzionale e come diversi Costituzionalisti avevano previsto per la verità.
Come molti di loro hanno sostenuto, era del tutto evidente che l'abrogazione dell'attuale legge elettorale non avrebbe automaticamente consentito il ritorno alla precedente e di conseguenza, determinando un vuoto normativo, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni in caso di elezioni anticipate.
Sarebbe stato auspicabile pertanto che da parte di chi ha promosso questo referendum ci fosse stata più attenzione nel verificare prima la percorribilità costituzionale dello stesso ed eventualmente porre quesiti che non lasciassero il vuoto normativo che invece nella proposta referendaria c'è .
In questo senso penso che è davvero sbagliato prendersela con la Corte Costituzionale e con il Presidente della Repubblica e lo è ancora di più screditare sia la Corte che il Presidente della Repubblica in quanto ultimi presidi di difesa della nostra Carta.
Anche il Governo Monti con l'annunciata irrilevanza del referendum sulla privatizzazzione dell'acqua desta preoccupazione. Non volere tener conto dell'esito referendario è un grave atto di illegalità Costituzionale, come ha dichiarato Stefano Rodotà a 8 e mezzo, che non possiamo far passare sotto silenzio!!!
Nessun commento:
Posta un commento