domenica 2 ottobre 2011

STRAGE DI MARZABOTTO

 "Carta da amare e consolidare"

Napolitano esalta la Costituzione

L'anniversario dell'eccidio nazista è occasione per un nuovo intervento del capo dello Stato a sostegno dei "valori e i principi fondamentali" che hanno regalato all'Italia "una Repubblica nuova e libera"

ROMA - Torna a farsi sentire, per il terzo giorno consecutivo, il presidente della Repubblica. Questa volta l'occasione è l'anniversario dell'eccidio di Marzabotto da parte dei nazisti. "I valori e i principi fondamentali cui si ispirarono quanti, sacrificando sè stessi e la propria vita, hanno consegnato alle generazioni successive una Repubblica nuova e libera. Spetta a ciascuno di noi, in nome di quegli stessi principi, continuare ad amarla e consolidarla", scrive Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al sindaco del comune dell'Appennino emiliano Romano Franchi sottolineando la forza dei principi fondamentali della nostra Costituzione.

"E' un dovere per noi tutti perpetuare il ricordo di coloro che combatterono nelle fila della Resistenza, restituirono all'Italia il bene supremo della libertà e della dignità nazionale - prosegue il capo dello Stato - A loro si deve se l'Assemblea costituente potè approvare, grazie alla convergenza di forze politiche diverse, la nostra carta fondamentale in cui sono enunciati i valori e i principi fondamentali cui si ispirarono quanti, sacrificando se stessi e la propria vita, hanno consegnato alle generazioni successive una Repubblica nuova e libera. Spetta a ciascuno di noi, in nome di quegli stessi principi, continuare ad amarla e consolidarla".

Napolitano poi, in un messaggio inviato al XVIII raduno nazionale dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, è tornato a parare di coesione nazionale. "L'odierna manifestazione, organizzata in Puglia in occasione delle celebrazioni del 150 anniversario dell'Unità d'Italia, assume un particolare significato - scrive il Capo dello Stato - nella riaffermazione dei principi che hanno ispirato il Risorgimento e il processo di unificazione nazionale e concorre a diffondere, specialmente nelle giovani generazioni, la cultura della legalità e il ripudio di ogni forma di sopraffazione e di violenza".

Ieri il presidente della Repubblica era tornato a difendere l'unità d'Italia 1 e la centralità della politica dopo che venerdì aveva lanciato un durissimo monito 2 contro le tentazioni secessioniste della Lega, invocando allo stesso tempo un intervento del Parlamento per la riforma del sistema elettorale. 
 
(02 ottobre 2011) © Riproduzione riservata