giovedì 29 settembre 2011

Il treno ha cominciato il suo viaggio

https://www.facebook.com/notes/nella-toscano/il-treno-ha-cominciato-il-suo-viaggio/379305449970

 Il Treno delle Donne per la Costituzione si è messo in viaggio, un viaggio molto lungo che ci porterà in giro per l'Italia e raggiungerà l'Europa come ci è stato chiesto dal Presidente Napolitano per continuare la nostra battaglia in difesa della Costituzione e, soprattutto, per risvegliare la coscienza e far rinascere in tutti la consapevolezza di quanto sia importante la nostra Costituzione e di quanto grande sia il pericolo di un dissolvimento dell'Unità    e della stessa tenuta democratica nel nostro Paese.

Quando ho deciso di lanciare questa scommessa non avevo ben chiaro cosa avrebbe comportato in termine di impegno personale e non solo. Quando le donne Siciliane della Rete hanno deciso di sostenermi in questa battaglia non ho esitato un attimo a lanciarla ed a buttarmi a capofitto in questa impresa. Ho rinunciato persino alle ferie e sono rimasta a lavorare tutta l'estate senza un'attimo di riposo ed ora a vedere scorrere quel treno con i volti delle donne Siciliane della Rete che sono  venute a Roma per circondare il Parlamento mi invade una emozione immensa. In quei volti vi leggo le ragioni di un impegno che hanno spinto donne giovani e meno giovani a mettersi in viaggio per venire a Roma a difendere  la cosa più bella che ancora abbiamo: la nostra Costituzione!  Questo per me è di sicuro il regalo più bello che   abbiano potuto fare non solo a ame, ma all'Italia intera!
E' il messaggio più chiaro e forte che abbiamo lanciato a quanti in questi anni non hanno trovato di meglio che insultare le genti del Sud. Devono sapere questi signori che noi non ci stiamo più e che pretendiamo il rispetto che è dovuto a tutti: uomini e donne del Sud e uomini e donne del Nord, nello stesso identico modo!
Peccato che molti non hanno voluto comprendere la potenza di questo messaggio e che piuttosto che unirsi a noi hanno solo pensato a boicottarci in tutti i modi. Eppure nonostante questo, nonostante ci abbiano impedito di abbracciare il Parlamento come era nelle nostre intenzioni, abbiamo centrato il nostro obiettivo. Seppure disperse nella città di Roma sappiamo che molte erano lì solo per lo stesso nostro obiettivo e che le transenne e le informazioni errate hanno giocato un brutto scherzo.
Certamente questa è stata la nostra prima uscita e l'organizzazzione non ha funzionato al meglio, ma abbiamo voglia e capacità per perfezionare anche l'organizzazzione.
La cosa più bella è che abbiamo suscitato speranza nel Paese, una speranza che non vogliamo deludere, però tutti devono sapere che per riuscire nell'impresa che abbiamo messo in campo c'è bisogno di tutti coloro che ci credono veramente e che lavorono con noi per costruire e non per ritagliarsi il proprio posticino al sole. Mi preme sottolineare che il Treno delle donne per la Costituzione nasce dalla consapevolezza che  nel nostro Paese è necessario ed urgente  cambiare tutto, a cominciare dai nostri comporatmentei e  dal nostro modo di porci e parrtecipare,rendendosi conto che è finito il tempo di sgomitare per se stessi, ma che è il tempo dell'impegno per il bene comune, per l'interesse generale e non per il proprio particolare. Tutti quelli che condividono con noi questi obiettivi possono salire sul treno, per gli altri non c'è posto!
E' stata anche una grande emozione poter rimanere a colloquio al Quirinale con il Prefetto Cascella nel corso del quale abbiamo toccato punti fondamentali della vita politica, economica e Istituzionale del Paese, oltre ad avere affrontato il tema dell'Unità del Paese e della difesa della Costituzione.
Siamo state invitate dal Prefetto ad andare avnti nella nostra battaglia  che ci ha anche comunitao la volontà del Presidente Napolitano di sostenerci invitandoci a presentare progetti che guardino all'Italia  e guardando all'Europa.
Naturalmente questa è per noi un motivo in più per andare avanti e lo faremo!
Il pomeriggio del 24 settembre la manifestazione è proseguita a Piazza S. Apostoli dove hanno preso la parola eminenti Costituzionalisti come il Prof Ainis e la Prof Paola Marsocci e che hanno visto tra il pubblico un'altro eminente Costituzionalista prof. Ferrara. E' salita sul palco anhe la Calamandrei, nipote del di uno dei  costituenti più appassionati Pietro Calamandrei, Hanno Partecipato ancora Pina Nuzi presidente Nazionale dell'Udi e Rosanna Oliva e tante altre persone del mondo del giornalismo e della cultura.
Si sono esibiti percussionisti che ci hanno regalato davvero delle emozioni grandi ed ha cantato per noi Rosanna Bonanno la  belissima canzone Sorelle d'Italia.
E' stato bello potere conoscere ed abbracciare amiche venute da lontano ed è stato davvero bello conoscere Mariangela Pace e tantissime altre splendide donne come Rosanna Oliva, Pina Nuzi, la Calamandrei e tutte le altre presenti.
Grazie anche a Mariella Magazzù che con grande professionalità ha presentato gli ospiti sul palco.
A tutti coloro che ci hanno aiutato a tutti coloro che sono intervenuti va il nostro più sentito ringraziamento e  ci auguriamo nel prossimo futuro di averli ancora sul treno per regalarci ancore le grandi emozioni che abbamo avuto la fortuna di vivere il 24 febbraio 2011 a Roma!
Nella Toscano
Presidente dell'Associazione il treno delle Donne per la Costituzione

Le foto della manifestazione del 24 settembre 2011

Il Treno delle Donne per la Costituzione

Parte il Treno delle Donne per Costituzione Video - Libera.TV

Tensione dinanzi Montecitorio tra Donne per la Costituzione, troupe Ballarò, forze dell'ordine

Parte il Treno delle Donne per Costituzione Video -

Soredde D'Italia - Roberta Bonanno

Treno delle Donne per la Costituzione (video Fabio Patanè)

Quando la protesta non ha SPONSOR politici o sindacali

https://www.facebook.com/notes/paola-bozzini/quando-la-protesta-non-ha-sponsor-politici-o-sindacali/10150321369481598
L'articolo de L'Unità sulla manifestazione del 24 settembre davanti al Parlamento è bellissimo! Peccato solo che i giornali siano usciti soltanto DOPO l'evento e non abbiano (nonostante le tante promesse) annunciato in precedenza il "Treno delle donne per la Costituzione". Le Tv, avide di immagini, ci hanno bombardate di telefonate, ma la carta stampata .....ha aspettat! Soltanto dopo, DOPO il comunicato diramato dalla Presidenza della Repubblica, relativo alla nostra delegazione ricevuta al Quirinale per un'ora e un quarto, si è mossa. Alcuni hanno pubblicato una foto con lunga didascalia (La Stampa) altri hanno dato una breve notizia e altri hanno pubblicato dei begli articoli.
Come mai? Ricordiamo tutti, io credo, il battage pubblicitario effettuato in occasione del 13 febbraio scorso (Senonoraquando?) ed anche quello, un po' meno roboante, ma altrettanto intenso, che ha preceduto l'incontro di Siena. Certo, noi siamo alle prime armi! Ovvio, dobbiamo ancora intessere relazioni forti che ci consentano di riempire bene le piazze. Tuttavia una riflessione sorge spontanea. Se invece di combattere strenuamente per mantenere l'evento scevro da una qualsiasi sponsorizzazione, partitica o sindacale, avessimo risposto di Sì al Pd alla Cgil, all'Idv e via dicendo, di sicuro i giornali  ne avrebbero parlato prima, durante e dopo!
Noi non ci saremmo  dovute autotassare per il palco, i depliant, le costituzioni e quant'altro, ma avremmo avuto manifesti, piazze e tutto l'occorrente, compreso il tam tam pubblicitario dei giornali, gratis. E non avremmo dovuto fidarci di persone che poi hanno agito in modo disonesto!
E qui sta uno dei punti nevralgici di questa riflessione.
Prendiamo ad esempio "Il Fatto Quotidiano" che spara a destra e a manca affermando la sua "totale indipendenza". Come mai non ha nemmeno citato questa manifestazione fatta da semplici cittadine e cittadini? M'interrogo su questo giornale in particolare perchè lo comperavo sempre (ora non più), ma mi piacerebbe chiedere anche all'amico e collega Giannantonio Stella (Corsera) i motivi del suo silenzio, del suo non rispondere! E vorrei ...capire! Sì vorrei capire  i motivi che hanno portato delle "compagne" come Concita De Gregorio, Sabina Guzzanti ed altre di analogo impegno (pubblico) a non rispondere nemmeno alle mail inviate!
C'è stata una lettera "illuminante", pubblicata nel blog della Serracchiani, che, qualche mese fa, mi fece sobbalzare per l'indignazione. Ma adesso penso che quella lettera, oltre ad usare un linguaggio di normale routine nel Pd, è lo specchio fedele  di quella parte politica che si ostina a qualificarsi come "opposizione" o come "la sinistra", ma che in realtà non  è nulla di tutto ciò!
Anzi! E' la solida ancora di salvezza per questo governo corrotto! Aderisce anche alle proposte di "cambiare" l'articolo UNO della Costituzione! Non ha tagliato un centesimo delle proprie faraoniche e vergognose spese! Potrei coninuare  la sfilza elencando le "assenze complici" al momento di voti importanti e molte altre cose gravissime,che non sono sfuggite all'elettorato, esausto oltre che nauseato.
Ecco, in quella lettera, Debora Serracchiani esortando Luigi Bersani a fare del suo meglio per rilanciare il Pd, concludeva dicendo: ".......Certo tutto questo ti costerà forse UN'ONCIA DI COERENZA, ma ne vale la pena".
Capite? Un'oncia di coerenza! Credo non servano commenti a un simile linguaggio politico.
Ed ecco spiegati i silenzi di compagne e compagni: L'INCOERENZA! Lo stile, tutto italiano, di chi grida, strepita, s'indigna e poi, con i FATTI tradisce e contraddice sé stesso.
Sono dure lezioni queste, lo sono state mentre lavoravamo e lo sono anche oggi. Ma è proprio da questo genere di "lezioni" che traiamo una nuova linfa, una nuova forza e la volontà di perseverare e di proseguire così SENZA frammistioni politiche di sorta, coi nostri pochi mezzi, ma ricche della nostra grande passione e di onestà politica e ideale.
Persino le cosiddette "compagne" della Rete delle Donne per la Rivoluzione Gentile, dopo avere cercato di boicottare in tutti i modi la manifestazione, dopo essere state assenti, in tutto e per tutto, compresa la piazza (e ce n'erano tantissime di romane), adesso vorrebbero far credere di essere state parte attiva del Treno per la Costituzione! Molto triste! Squallido, direi. L'iniziativa è nata dalla Rete AUTONOMA delle Donne siciliane per la Rivoluzione Gentile (Associazione presieduta da Nella Toscano) e dalla Rete AUTONOMA delle donne venete insieme alla Rete Viola. Poi, una volta avviato il sito e lanciato l'evento su Facebook, le associazioni hanno cominciato ad aderire e sono in breve diventate cento, ma La Rete delle Donne per la Rivoluzione Gentile non ha MAI aderito!
Tante le associazioni che però, nonostante le lettere di adesione piene di entusiasmo, alla prova dei fatti sono del tutto mancate, fatto più che deludente! E' bello iscriversi, "apparire" accanto ad associazioni storiche, come l'UDI, ma poi le azioni reali, la promozione dell'iniziativa fra le proprie associate e anche il supporto economico (richiesta una miseria: 30 euro ad associazione come aiuto per le spese!) sono un altro paio di maniche! Infatti la maggioranza non ha alzato un dito e non è nemmeno intervenuta il 24! "Fra il dire e il fare... c'è di mezzo la COERENZA"! Noi, alle prime armi, abbiamo creduto alle lettere e alle promesse e siamo state...tradite.
E veniamo all'ultima parte di questa riflessione: Facebook e il web.
C'è moltissima gente che crede che in Italia il web abbia la stessa valenza che altrove! SBAGLIATISSIMO! Facebook, i blog e tutto il web hanno avuto è vero un forte impatto propositivo per i referendum, ma c'è un MA grande come  il mondo! Al Referendum bisognava  (se si voleva l'acqua pubblica e tutto il resto che sappiamo) ANDARE a votare! Si trattava di dire NO al Nucleare e NO al Legittimo impedimento.   E la gente ha capito, grazie ai comitati referendari e alla loro azione capillare, che non doveva restarsene a casa!
Le proteste, le manifestazioni, le azioni "contro", sono tutt'altra cosa! Da quando abbiamo lanciato la manifestazione del 24 settembre, sono "fiorite" decine di altre manifestazioni! C'è chi è convinto che l'Italia si attiverà come la Spagna e promuove gli INDIGNADOS, c'è chi propone proteste per il LAVORO, per i PRECARI ed è convintissimo di farcella perchè "il web risponderà". Nulla di più illusorio! Facebook, come il web risponderanno in proporzione ed a seconda di chi ci sarà ALLE SPALLE degli organizzatori (Pd, IDV Cgil ecc. ecc oppure RISORSE, cioè soldi).
Sapete cosa mi chiedevano  in merito alla manifestazione? "Ma quanti verranno? Chi ci sarà?" come se noi avessimo potuto avere la sfera di cristallo. E non sono state poche. "Se venite saremo di più" rispondevo sentendomi sempre più perplessa! E sulla pagina dell'Evento le adesioni sono state migliaia!!!!!
Ecco quindi il succo finale di questa riflessione. La protesta  senza "sponsor politici" è non solo possibile, ma auspicabile purchè si stia con i piedi ben piantati per terra, senza fidarsi dei numeri  delle adesioni e guardandosi bene le spalle da chi, inevitabilmente, cercherà di strumentalizzare chi si sta impegnando allo spasimo.
E' possibile e PIACE! E' piaciuta anche al Presidente Giorgio Napolitano tanto che ci ha chiesto di proseguire creando un progetto forte che  la Presidenza s'è impegnata a sostenere. Un progetto che "rieduchi" le menti, risvegli le coscienze e insegni ad ogni cittadino il valore ed il peso del proprio ruolo. Il popolo SOVRANO è fatto di migliaia di persone. Quelle persone siamo noi che ogni giorno lottiamo per sopravvivere e per aiutare chi possiamo come possiamo. Ed è solo  da NOI tutti che può partire una benefica e costruttiva rivoluzione che faccia rinascere il Paese. Il nostro percorso è iniziato e non si fermerà. Chi vuole si unisca a noi, salga sul Treno e sarà benvenuta/o purchè l'impegno sia vero e le azioni siano fatte con onestà.
Viva l'Italia, Viva la Costituzione e Viva la nostra bandiera!
Paola Bozzini
La delegazione al Quirinale

lunedì 26 settembre 2011

Lettera Al Presidente Della Repubblica Giorgio Napolitano

pubblicata da Nella Toscano il giorno lunedì 26 settembre 2011 alle ore 22.06
Illustre Presidente,
Il Comitato promotore del “Treno delle donne per la Costituzione” chiede al Presidente della
Repubblica Italiana, nella Sua veste istituzionale di garante della Costituzione, di continuare a
garantire al Popolo italiano l’inviolabilità della Carta Costituzionale, in particolare nella sua prima
parte in quanto colonna portante dell’assetto democratico del Paese.
Le donne italiane tengono particolarmente a sottolineare l’importanza del rispetto imprescindibile di
quanto sancito negli Articoli 1, 2, 3, 4, 11, 51 e seguenti. Nei suddetti Articoli sono racchiusi, con la
sovranità popolare che si esercita nei limiti e nelle forme previsti dalla Costituzione stessa,
l’uguaglianza, la parità di diritti e doveri, oltre al ripudio di ogni richiamo alla guerra.
Il Coordinamento del “Treno delle donne” ha a cuore la salvaguardia della Repubblica Democratica
Italiana che, con la sua Carta Costituzionale, esprime la fondatezza ed è l’anello di congiunzione
con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino; ne sancisce, altresì, il rispetto
di tutte le minoranze etniche, religiose e di genere.
E’ fondamentale, pertanto, che continuino ad essere garantiti i pesi e i contrappesi istituzionali del
nostro Ordinamento Costituzionale, affinché la sovranità esercitata dal Popolo nelle forme e nei
limiti previsti, venga non solo ripristinata con una legge elettorale che ne garantisca la piena
attuazione, restituendo al Popolo la sovranità nella scelta dei suoi rappresentanti nelle Istituzioni
della Repubblica, ma anche nell’inviolabilità assoluta di quanto sancito dall’Articolo 4 che richiama
all’unità e all’indivisibilità del territorio nazionale italiano.
Il “Treno delle donne per la Costituzione” pone nelle mani del Presidente della Repubblica il futuro
del Paese per la cui vita politica, sociale, economica e culturale non si fermerà in alcuna “stazione”,
ma continuerà a viaggiare nel cuore e nella memoria storica del Paese che nessun Governo è
autorizzato “ope legis” a travolgere a fini “altri” che non siano pienamente in ossequio alla
Costituzione della Repubblica Italiana.
Con deferente stima, rispetto e considerazione
“Il Coordinamento del Treno delle donne”
Delegazione del Treno delle donne per la Costituzione
Ricevuta al Quirinale
Nella Toscano
Wanda Montanelli
Paola Bozzini
Marzia Marzoli
Marisa Corazzol
Maria Pia Accordino
Roma 24 settembre 2011

mercoledì 21 settembre 2011

Sogno



A sera quando la stanchezza ti prenderà,
alzerai gli occhi al cielo, nessuno ti vedrà.
Tu discorrerai nel buio, da sola e in cuor
tuo saprai che non tutto è come sembra
essere, non ci sarà il buio e no sarai sola
e non ci sarà il silenzio; io sarò con te e
le stelle saranno i miei occhi, e la luna la
luce che, complice, illuminerà i nostri
nudi corpi inebriati dal tepore della loro
prossimità e non sarà muta la notte, ché le
sue creature sciorineranno per noi
teneri amanti, il loro repertorio delle più
belle occasioni e noi balleremo avvinghiati
ogni danza accompagnata da gesti di erotica
voluttà e...i sogno continuerà fino all'alba
e poi, e poi amor mio aspetteremo ancora
la notte e riprendere il sogno interrotto.

nicoladamico adesso
dedicata al treno delle Donne di Nella Toscano.

Originariamente pubblicato sulla bacheca di Nella