mercoledì 8 giugno 2011

Il MANIFESTO DEL TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE

   
pubblicata da Nella Toscano il giorno mercoledì 8 giugno 2011 alle ore 10.40
 L’Idea del Treno delle donne per la Costituzione alla volta di Roma per presidiare il Parlamento a difesa della Costituzione è nata, a seguito dell’annunciata modifica dell’art. 1 della Costituzione, dal confronto tra le donne della Rete delle Donne Siciliane Per la Rivoluzione Gentile, che è la Promotrice!
Nessuno si era ancora spinto al punto di chiedere la modifica della prima parte della nostra Costituzione e questo, naturalmente, per noi è stato un campanello di allarme da non sottovalutare, che ci ha portate di getto a lanciare questa importante iniziativa.
Noi donne, oggi più che mai, sentiamo l’obbligo di accompagnare la società verso un futuro diverso, riteniamo, infatti, che la nostra presenza e la nostra partecipazione attiva potranno restituire tutto quanto fino a oggi è mancato alla cultura politica del Paese.
Siamo numericamente maggioranza nel Paese e nessuno deve pensare di poter modificare la Costituzione senza la nostra condivisione.
Vogliamo essere portatrici di legalità, giustizia e laicità e questo ci porta a difendere la nostra Costituzione che è garanzia imprescindibile per l’affermazione di questi principi.
Questa battaglia vogliamo farla insieme a quanti ci credono, uomini e donne, che hanno a cuore la difesa della Costituzione.
Un treno dal Nord ed un treno dal Sud che porterà a confluire a Roma le cittadine di questo Paese e dei cittadini che condividono questa battaglia, per unire le donne del Nord e Del Sud, per ribadire la volontà di pensare all'Italia unita, democratica, Repubblicana, che trova nelle donne una forza viva, creativa, fonte di cambiamento, che sentono vitale ed imprescindibile questa battaglia, per andare a presidiare il Parlamento Italiano a cui va lanciato un messaggio forte e chiaro:
La Costituzione è di tutti Gli Italiani e le Italiane e non si tocca!
Gli Italiani hanno già bocciato a maggioranza con il Referendum del 2006 le scellerate riforme volute dalla destra e non si può far finta che ciò non sia successo e tornare allegramente a stravolgerla!

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